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A: C’è la lavanderia?
S: Nelle case qui c’è, c’era un coso così, con un caldaio di rame in mezzo.
U: Voi l’avevate?
T: Noi, c’era la lavanderia che è di tutti e quattro i palazzi, la struttura c’è ancora.
U: Invece qui ogni porta aveva la sua lavanderia.
A: E voi invece ne avete una per … ?
T: È in comune, in comune per novantadue famiglie.
A: Ed è in cantina o esterna?
T: No, no, è esterna, nell’altro cortile.
S: Era nell’altro cortile?
T: C’è ancora, volevano buttarla giù, però quando han ristrutturato han detto: “bèh perché buttarla giù, la utilizziamo come sala condominiale”. Come quella serie di palazzi che sono di là, dietro da [via] Beroaldo, che sono sulla via Mondo. Quelli che hanno l’ingresso, non so, dire corte forse è un po’ esagerato, però è una corte: anche lì avevano tutte le sue lavanderie. Andando da via Mondo, ha presente, ci son quei voltoni: ce n’è uno dove abita il dottore, poi, venendo verso il bar Mondo, c’è il fornaio e lì c’è un altro voltone all’interno: c’è uno, due, tre condomini e allora avevano la sua lavanderia. Ogni palazzo aveva la sua lavanderia poi dopo, adesso, diversi anni fa, hanno creato degli appartamenti.
A: Al posto delle lavanderie?
T: Sì. Dove è il secondo voltone, c’era anche il pozzo.
S: Il pozzo c’è ancora perché ci ho guardato l’altro giorno. C’è il pozzo ancora, è interno, ristrutturato, subito sulla sinistra.
T: Nella lavanderia ci andavano in pochi a lavare, perché preferivano lavare in casa, a mano, perché allora usavano quei bei secchiai, non lavelli. Oppure, li chiamavano secchiai …
S: Erano secchiai! Battocci, va bene battocci?
T: Erano in granito, belli grandi, allora era comodo per l’altezza, per la schiena.
S: Poi da una parte c’era il buco, una parte un po’ in pendenza, il piano lavoro.
T: Poi è rimasta chiusa, inutilizzabile, per diversi anni. Poi, dopo, quando vennero a ristrutturare i palazzi, perché son dell’Ente Autonomo o ACER ora, volevano appunto demolirla, ma han detto: “teniamola bene, facciamo la sala condominiale”. Ma si usa raramente, è un posto lì che è vuoto, è inutilizzata ecco.
S: Sì, doveva servire per fare delle riunioni di condominio, quelle cose lì.
T: Solo che, cosa fai, litighi sempre!
S: Per esempio ho un amico che loro fanno delle mangiate …
T: Noi nemmeno.
S: Lì da Gigi, lui … le mangiate! Lì fan delle gran mangiate, d’inverno e d’estate: c’è la lavanderia, ci han fatto i loro lavandini tutto quanto, poi fan delle mangiate …
U: Sì la vita di comunità come c’era in quegli anni …
S: La televisione ha rubato tutto!
U: No, ma anche quando c’era la televisione, era perché c’era l’abitudine del vivere in comune che al giorno d’oggi è un po’ … oggi è un po’ scomparsa ecco, diciamo. Tutti si conoscevano, gli adulti tra di loro, i ragazzi fra di loro, sapevi cosa faceva uno, cosa non faceva, ti incontravi, ti salutavi, eccetera. Si viveva in casa e fuori, era il fatto di stare insieme anche fuori. Chi andava a far la spesa, io mi ricordo mio zio andava a far la spesa e stava fuori due ore e qui c’eran tre negozi!