La Battaglia dell’Università – 20 ottobre 1944
venerdì, dicembre 2nd, 2011Fin dall’estate 1943 una cellula del Partito d’Azione è attiva all’interno della Biblioteca della Facoltà di Lettere e Filosofia in via Zamboni 27-29, dove sfruttando il via vai di studiosi e la riservatezza del luogo vengono occultati tra gli scaffali ricolmi di libri e nelle cantine grandi quantitativi di armi e munizioni, medicinali e perfino l’intero archivio della brigata Giustizia e Libertà cittadina – in seguito denominata VIII^ brigata Massenzio Masia. I locali della biblioteca ospitano anche il cosiddetto “ufficio anagrafico”: una sofisticata organizzazione finalizzata alla falsificazione e alla distribuzione di ogni tipo di documento o lasciapassare serva ad aderenti alla lotta clandestina, antifascisti ricercati o ebrei fuggiaschi per sottrarsi al controllo delle autorità nazifasciste. Nel giugno del 1944 nei locali della biblioteca viene inoltre istallata una radio trasmittente, attraverso la quale sono mantenuti per alcuni mesi i contatti con il comando di Milano e le missioni alleate. Dopo l’arresto e la condanna a morte di 8 dirigenti di Giustizia e Libertà – fra cui Massenzio Masia – eseguita il 23 settembre 1944, il comando del gruppo clandestino interno all’Ateneo viene trasferito all’interno dell’Istituto di Geografia in via San Giacomo 3 ed è affidato a Mario Bastia “Marroni” (1). Gli aderenti alla nuova cellula, fra i quali il custode e un impiegato della biblioteca della Facoltà di Lettere e Filosofia alloggiati all’interno dello stesso Istituto, confidando nell’imminenza dell’arrivo delle armate anglo-americane e in attesa dell’ordine d’insurrezione generale pianificato dal CUMER approntano nei sotterranei un nutrito deposito di armi; in buona misura frutto dell’assalto alla Caserma della Polizia Ausiliaria di Strada Maggiore 45 attuato sotto il comando di Mario Bastia il 10 ottobre. Mentre sta per essere eseguito per ragioni di sicurezza un nuovo trasferimento nel vicino Istituto di Veterinaria, il fortuito arresto il 20 ottobre 1944 di un componente del gruppo determina la scoperta della base e l’immediato accerchiamento nelle prime ore del pomeriggio del quadrilatero universitario da parte circa 200 brigate nere, che posizionate le mitragliatrici d’innanzi agli accessi cominciano a sparare contro gli edifici dell’Università. Parte dei partigiani presenti riesce a sfuggire all’attacco allontanandosi attraverso i cortili confinanti, ma un piccolo gruppo di uomini rimane intrappolato all’interno e appostatosi nelle soffitte dell’Istituto di Chimica è costretto ad ingaggiare una lotta suicida. Lo scontro impari con le forze nemiche si protrae per circa un paio d’ore, poi finite le munizioni all’imbrunire i combattenti sono ad uno ad uno stanati dai propri nascondigli. 5 partigiani catturati e un ferito, torturato in precedenza, sono trascinati a forza nel cortile del rettorato e quindi fucilati contro il muro esterno dell’Aula Magna, nel luogo dove è ubicata la lapide in loro memoria. Nella battaglia perdono la vita: Mario Bastia, Ezio Giaccone, i fratelli Leo e Luciano Pizzigotti, Stelio Ronzani e Antonio Scaravilli. Eseguita l’esecuzione i fascisti arrestano numerosi impiegati e si abbandonano al saccheggio dell’Istituto di Geografia e di altre sedi universitarie, mentre i corpi degli uccisi sono abbandonati nel cortile dell’Ateneo fino al giorno seguente quale crudele monito per la popolazione.
Medaglia d’oro al valor militare alla memoria di Mario Bastia
“Animato da forte amore di Patria, durante il periodo della dominazione nazifascista nell’Emilia, affrontava serenamente i pericoli della lotta clandestina dedicando ad essa tutto se stesso. Organizzatore entusiasta e capace, costituiva e dirigeva servizi di grande importanza per i partigiani. Condannato a morte in contumacia, si dedicava all’azione con maggiore ardore catturando armi, viveri, materiale sanitario, in audaci colpi di mano. Alla testa di un nucleo di gappisti, da lui guidati nel combattimento, per la difesa dell’Università di Bologna, dette prova di indomito coraggio, finché, catturato dal nemico, veniva fucilato sul posto, chiudendo con l’estremo sacrificio la sua eroica esistenza di apostolo della libertà”.
Note
(1) Nel luglio 1944 Mario Bastia è incaricato da Massenzio Masia di realizzare il piano per il salvataggio della dotazione di radium conservata presso l’Istituto di Radiologia dell’ospedale Sant’Orsola, parte del quale già sottratta dai comandi tedeschi. Preso in consegna il prezioso metallo, lo sotterra nella cantina dell’abitazione del dott. Filippo D’Aiutolo in via San Vitale, dove sarà recuperato dopo la liberazione. Processato insieme ad altri dirigenti di Giustizia e Libertà il 19 settembre 1944 è condannato a morte in contumacia.
Bibliografia
D. Colangeli, La morte all’Ateneo, in Epopea Partigiana, Bologna 1947, pp. 53-54
Giuseppe Barbieri, Battaglia all’Università, in Bologna è libera. Pagine e documenti della Resistenza, Bologna 1965, pp. 125-126
Giulio Supino, Per i caduti dell’Università, Bologna 1965
Testimonianze di Giuseppe Barbieri, Aristide Ghermandi, Leda Orlandi Bastia, Filippo D’Ajutolo in L. Bergonzini (a cura di), La Resistenza a Bologna. Documenti e testimonianze, vol. III, Bologna 1970, pp. 398-402, 680-87
30º Anniversario della Battaglia dell’Università, Bologna 1974
Gina Fasoli, 20 ottobre 1944: si spara all’Ateneo, in “Resistenza Oggi”, 1995, pp. 137-140
Nazario Sauro Onofri, I miei ricordi sulla battaglia dell’Università a Bologna, in AA. VV., Porta Lame e le battaglie bolognesi dell’Autunno 1944, Bologna 2004, pp. 39-44
Gian Paolo Brizzi (a cura di), 60º Anniversario della battaglia dell’Università, 20 ottobre 1944, Bologna 2004
Gian Paolo Brizzi (a cura di), Studenti per la democrazia. La rivolta dei giovani contro la democrazia, Bologna 2005
Sitografia
Scheda redatta da Nazario Sauro Onofri per il sito “La memoria di Bologna”
Biografie Mario Bastia “Marroni”, Ezio Giaccone, Leo Pizzigotti, Luciano Pizzigotto “Dick”, Stelio Ronzani, Antonio Scaravilli (redatte da N.S. Onofri) per il sito “La memoria di Bologna”
Scheda per il sito “Monumenti che parlano: la Resistenza a San Vitale”
Cronologia Biblioteca Salaborsa
Archivio storico dell’Università
Mostra “L’Università nella Resistenza”, 2004
Testimonianza Giuseppe Barbieri